8 - KARDHAMILI

(mare bimbi, taverne, alloggi, negozi, gite a piedi e bici, sosta semi-isolata)

Carino specie come base dove alloggiare per giri nei dintorni.

La costa da nord e l’abitato di Kardhamili.
Il piccolo incantevole porticciolo a sud (mentre eravamo lì è passato un pastore con le sue capre fischiettando benissimo “vaja con Dios”. Ho detto "fischiettava"? Era un vero virtuoso, mai sentito nulla di simile!).
Il moletto a centro paese e, appena oltre, le spiagge a nord.
La rocca appena sopra al paese.
Uno sguardo verso il Taigeto (alla scheda del Taigeto trovate una foto che inquadra da lassù questo abitato).
Le gorges di Viros.
Sulla magnifica sterrata suggerita che sale al monastero di Panaghia Diatrisa attraverso la foresta Vasilikis sulle falde del Taigeto.
Il monastero di Panaghia Diatrisa.

 Situazione - 36.894 / 22.225 - E’un paesino carino, molto turistico (stranieri) in stagione, con locande ed alloggi a profusione quasi tutti con vista magnifica sul mare e tramonto. Fuori stagione buone (ma limitate) possibilità di sosta per camper nell’area del campo da calcio e oltre lungo la spiaggia (nord del paese), vicino al primo moletto (centro paese) e nel piccolo porticciolo staccato poco più a sud. Un’ottima panetteria. Punto di partenza per numerose escursioni a piedi nelle gole del monte Taigeto (cartine in vendita nei due supermarket sullo stradone che attraversa l’abitato).

Segnaliamo quanto ci hanno scritto due cari amici nel 2021 sulla taverna Elies (olive) sulla spiaggia a nord: "... piacevole, sotto a grandi ulivi, di fronte alla spiaggia di Ritsa, siamo stati molto bene sia per il cibo che per l’atmosfera !!!".

 Per arrivare - La costiera che scende il Mani sul lato ovest attraversa il paese!

Nelle vicinanze - prendendo la larga strada asfaltata che poco più a sud sale in 8 kilometri a Exochori potrete godere di panorami sulla costa e raggiungere un punto di partenza (superate l’abitato fino ad imboccare sulla sinistra la strada asfaltata che porta al piazzale di sosta dell’albergo Viros Gorges) per escursioni nelle gole (c’è un’eco davvero bella e netta nella zona dove inizia il ritorno del giro ad anello) evitando la ripida salita a piedi da Kardhamili!

Se poi siete in vena di guidare con un certo impegno, proseguendo oltre Exochori per circa 6 km. su asfalto, poco dopo i ruderi della Kitrinaris Tower, trovate una bella e buona sterrata a sinistra (inizio in asfalto) lunga 25 kilometri che sale fino a 1600 metri di quota: si può andare anche in camper a fare un giro affascinante nell’interno in una zona selvaggia dei monti del Taigeto e nella foresta di Vasilikis e arrivare al monastero di Panaghia Diatrisa (informatevi bene se la strada è stata riaperta dopo la brutta stagione altrimenti è impossibile percorrerla: noi l’abbiamo fatta il 28 giugno ed avevano finito quel giorno di liberarla da alberi caduti e frane).

Il monastero è in una posizione panoramica sui due mari, ma è un’offesa alla povertà ed ai tempi: è stato appena restaurato andando ben oltre, con gran dispendio di marmi e materiali, addirittura hanno posto le basi per altre costruzioni vicine in cemento armato, ma non ha la bellezza di altri luoghi simili che hanno mantenuto l’antico carattere; né si può approvare lo scarico delle immondizie di cucina dall’alto del muro posteriore sul terreno sottostante o la pretenziosa targa in bronzo all’ingresso con gli orari di visita sbagliati o non rispettati (aprono alle 17, non alle 16)!

Dal monastero per ritornare: o rifate la sterrata o scendete sull’altro versante per la strada asfaltata che parte da lì e va verso Gythio nel golfo Lakoniko. Sconsigliamo la discesa sterrata verso Milia perché a circa metà c’è un breve tratto stretto, molto ripido e scivoloso per ghiaietto con ai lati dei fossati pericolosamente fondi … l’abbiamo fatta (e superata) in salita in un’altra occasione dietro suggerimento del taverniere di Milia, ma è stato un altro dei nostri passaggi da brivido per troppa fiducia nei suggerimenti locali, troppo tardi per tirarsi indietro! In discesa ci sarebbe la possibilità di fermarsi (ed eventualmente girare il veicolo) al tornante precedente ed esaminare a piedi se è stata sistemata meglio, per il resto è più che fattibile.