Un ambiente straordinario! … Ma “impossibile” in agosto e nei week end ... Una maxi-scheda per un territorio non grande, ma meraviglioso!
La spiaggetta di destra. I resti di mosaici che vedete nella foto successiva sono subito dopo (il sentiero per il faro passa proprio di lì).L'area degli scavi e dei mosaici.Il sentiero verso il faro e, laggiù, sotto le poche case, il camper.Verso il faro. In quest'occasione siamo arrivati appena in tempo ... il guardiano ci ha gentilmente accolti all'interno prima che si scatenasse un breve temporalaccio con tuoni e fulmini!Al faro ampi spazi per un pic nic. All'orizzonte capo Maleas e l'isola di Kythira. Nel mare antistante fu distrutta nel marzo 1941 dagli inglesi la regia flotta italiana.Lasciamo il faro di capo Tenaro: le navi passano in continuazione. Una curiosità: la crocetta con i punti cardinali è stata montata sotto/sopra: così nord e sud sono invertiti ... basterebbe capovolgerla tenendo est/ovest come asse! (è in alfabeto latino: questo forse ha determinato l'errore ... in greco sud si dice "notos" con la "N" iniziale!)Laggiù un'altra spiaggetta dove consigliamo mettere una tendina. In alto, a sinistra, il piccolo splendido abitato (zona denominata Rikia) dove si lascia la macchina ed il piacevole sentiero di discesa che costeggia i muretti di pietra (un quarto d'ora, anche meno).Un angolo antico, splendido. Ora ci abita solo la famiglia di un capraio, ma un tempo vivevano una cinquantina di persone.Rikia per un camper è una splendida soluzione panoramica e fuori dalla folla (ma lo spiazzo è minimo!).Porto Kagio al sole ed al chiaro di luna piena.Magnifico pranzetto a Porto Kagio.Marmari (sul promontorio tra le due spiagge). Le strutture (taverna e alloggi) del "Paradise" dominano la prima spiaggia gestita dalla famiglia del pope.La seconda spiaggia di Marmari (molto riparata come mare e più selvatica). Si scende con un sentiero "quasi" agevole che potete imboccare più avanti (appena dopo l'ultima casa).
Situazione - 36.402 / 22.486 - Un posto meraviglioso per un camper, alloggi, tendina (con qualche riserva per quest’ultima che risolveremo: occorre evitare la zona archeologica non ben definita). Un piccolo promontorio su cui sostare isolati (prima del Covid ... ora sempre affollato di camper) al centro di una baia proprio in punta al secondo dito (il Mani): ai lati due spiaggette di sassi incantevoli, fondali pescosi e belli, anche qui abbiamo nuotato con una tartaruga. Una taverna (padre, madre e figlio: in tanti anni mai visti sorridere!) livello “pullman turisti” (evitate i fritti ed il vino, buona la braciola di maiale) alla quale rivolgersi per affittare alloggio, ma con una gran bella terrazza panoramica aperta tutto l’anno, un orizzonte affascinante con molte navi che scivolano silenziose davanti all’imboccatura della rada (di notte tutte illuminate …).I resti quasi abbandonati di un importante insediamento romano, una bella escursione al faro. Una curiosità del faro: sulla crocetta in cima con i quattro punti cardinali il nord ed il sud sono invertiti!
Non c’è acqua (la portano con le cisterne) e per trovare campo col cellulare occorre ritornare circa 500 metri sulla strada, nessun negozio, illuminazione notturna che si ferma alla taverna (100 metri prima del parcheggio), venti talvolta anche forti da ovest verso est. Nel periodo di apertura della caccia al passo (metà settembre: quaglie e tortore) difficoltà per trovare alloggio sulla punta e qualche “dubbio” del tutto personale sull’opportunità di fare escursioni per evitare impallinamenti …
Tendine: una bella alternativa è ritornare indietro in auto per 1.5 kilometri circa e prendere il bivio a destra per Pirghaki (piccolo borgo che pochi anni fa era tutto un rudere, ora rimesso a posto molto bene da acquirenti inglesi), subito prima dell’abitato girate nuovamente a destra e proseguite per una stradina di costa fino alle poche case più avanti e parcheggiate nel piccolo spiazzo (zona denominata Rikia). Prendete i vostri bagagli e scendete a piedi per il sentiero, in quindici minuti raggiungerete una bella spiaggetta di sassi con mare limpido, pescoso e molto riparato che avrete visto dall’alto dalla strada asfaltata.
Per arrivare - Scendete (verso sud) la panoramica litoranea nel selvaggio alto Mani, superate il caratteristico abitato di Vathia ed arrivate alla stretta lingua di terra che collega il promontorio finale. Qui: destra al primo e secondo incrocio (a sinistra si scende a Porto Kagio), poi sinistra (sulla destra la strada finisce a Marmari) dopo meno di un kilometro fate il tornante a destra (non diritti per Pirghaki), poco dopo proseguite diritto in discesa (la strada che sale alla vostra destra è quella citata fra poco per l’escursione a piedi) scendendo poi fino in fondo sul grezzo piazzale sterrato!
Nelle vicinanze - La gita al faro (tre quarti d'ora, vale la pena: inizio e finale disagevoli, consigliate le pedule!) è l’evidente sentiero che si snoda sulla destra. In pochi minuti scendete alla prima spiaggetta, poi un piccolo recinto di pietre che evidenzia lavori di scavo archeologici con un mosaico, proseguite ed in mezz’ora arrivate al faro restaurato di recente. Portatevi acqua nelle ore calde!
Per i camminatori più attivi un bellissimo giro: fate a ritroso la via asfaltata da cui siete arrivati per circa 1.5 kilometri e prendete la strada che sale a sinistra (possibilità di sistemare il camper nei piani alti - zona denominata “agriokampi” campi selvaggi - alla fine della strada asfaltata). Da questo punto suggeriamo inoltre di spendere un’oretta in tutto per una diversione sulla destra (a piedi, non in camper!), attraversare il piccolo abitato di Mianes e raggiungere la vicina cima del monte - direzione nord - sia per una vista a 360°, sia per il particolare microclima che in primavera offre una fioritura inusuale solo in quel punto. Poi, da dove eravate giunti, riprendete sempre dritto fino alla dorsale del monte che scende verso il capo, percorretela fino a raggiungere poco prima del faro il sentiero che arriva direttamente dal parcheggio. Rientro dal sentiero. Meglio avere scarpe robuste e calzettoni a causa degli arbusti!
Ma se siete venuti quassù per sfuggire alla massa dei turisti giornalieri "mordi & fuggi" in riva al mare magari ripromettendovi di fare la gita al faro o verso sera o domattina presto ... allora potreste fare una breve gita (un'oretta o poco più tra andata e ritorno oltre alle soste) all'antico cimitero sul colletto ad ovest (non salite a Mianes che è sulla destra dell'asfaltata che sale il monte, ma tirate diritto sulla sterrata brevissima e parcheggiate ai piani poco oltre. Incamminatevi sul panoramico sentiero selvatico che passa tra i ruderi delle poche case e dirige ad occidente: credo vi piacerà, specie al tramonto!).
Potete anche ampliare il giro al faro portandovi (all'inizio, sulla strada asfaltata, senza prendere quella in salita per agriokampi) più avanti (nord) fino ad avere sulla destra una bella chiesa: da lì parte sulla sinistra un breve sentiero di costa verso Marmari. Scendete con qualche difficoltà al piazzale nell'abitato dove gira il pullman, attraversate il paese ed arrivate in breve dall'altra parte ad un piazzaletto a picco sulla seconda spiaggia di Marmari. Qui, o poco oltre, svoltate a sinistra, in salita, cercando di imboccare una traccia che si va perdendo verso la cima del monte ... ma sarà "dura"!
Porto Kagio (al bivio indicato poco sopra) in un paio di kilometri scendete al porticciolo (potete sostare sul primo slargo accanto al mare malgrado il cartello messo dal padrone della terza locanda cerchi di indirizzarvi al suo parcheggio privato in fondo ... comunque valido!) trovate tre locande sul mare (la prima aperta tutto l’anno, le altre due solo in stagione, ma forse migliori), alloggi in affitto, una situazione edilizia non piacevole (solo da qualche anno curata, ma lo sfregio è già stato compiuto). Mare "lepegoso" ...
Marmari la vedete subito arrivando: una taverna panoramica molto bella (provate gli spaghetti con i gamberi: squisiti! Per il resto c'è poca scelta, poca roba tradizional/sofisticata, ma che non abbiamo apprezzato ... servizio apparentemente gentile, ma con evidenti pecche - ci hanno rovesciato addosso il vino, non l'hanno rimpiazzato, lasciato il tavolo fradicio, messo nel conto! Per questo e altro controllate comunque bene il conto ...) e alloggi in affitto, due bellissime spiagge ampie e di sabbia piuttosto riparate (le sole della zona), qualche minuto di discesa a piedi. Molto facile la sosta prima del "Paradise".
Achillion è nel golfo di Porto Kagio, molto meno nota, ma splendida per la natura selvaggia. Si raggiunge facilmente su asfalto con una strada che parte dal primo bivio del "collo di bottiglia" che unisce capo Tenaro al resto del "dito". Lasciate il vostro veicolo ai due piazzaletti finali (uno sopra ed uno sotto, senza ingombrare cancelli e la possibilità di manovra a noi poveri camperisti!) ed in 20' raggiungete a piedi una spiaggetta molto bella, selvaggia. Sentiero disagevole specie nel finale!
Un caldo invito ... non mancate di fare magari il giro panoramico davvero notevole con il vostro veicolo, arrivando dalla costiera ovest, risalendo a sinistra al primo bivio (da noi citato nel paragrafo precedente) verso Laghia, ma imboccando ben prima ad un incrocio a "T" la strada di sinistra verso Tsikalia e che poi ridiscende ad Alika sulla costa ovest del Mani.