24 - CAPO POUDA (Neapolis 1)*

Una zona straordinaria per la natura dei luoghi, molto nota (di qui parte il ferry per l'isoletta di Elafonissos), un mare da favola!

Neapolis, l’isola di Elafonissos e la punta dell’imbarco per il ferry (capo Pouda: dove vedete il mare azzurro chiaro - nella foto successiva uno scatto con il "tele") con la sua bellissima spiaggia (adesso: dalla web cam nel porto dell'isola di Elafonissos vedete a destra, lontano, Neapolis ed a sinistra la spiaggia di capo Pouda).

I colori di spiaggia e mare che chiediamo alla Grecia ...!

… Questa appunto! Appena dietro la punta in fondo alla spiaggia: i fondali con i resti dell’antica Pavlopetri. Si arriva laggiù in camper con una buona sterrata che parte dal moletto del ferry e passa proprio alle spalle di questa spiaggia.

Sulla spiaggia di capo Pouda spazio ne avete ...!

Resti delle antiche tombe: sono sulla spiaggia poco oltre. Nella prima foto vedete il capo e, dietro, l'abitato sull'isola di Elafonissos.

Sulle rocce laggiù le tombe, qui in primo piano altri antichi scavi. Noi siamo appena rientrati da un giro con pinne e maschera per vedere i resti subacquei di Pavlopetri: sono ad una cinquantina di metri al largo di questa spiaggia.

Per Marina sfilarsi la "testina" della muta è sempre una tortura ...! È molto comoda quando l'acqua è fredda, protegge dai dolori della cervicale, si può acquistare tranquillamente separatamente dal resto (magari prendete anche un economicissimo gilè con la zip per vostra comodità). Infilarla è semplice (come un maglione), ma per toglierla occorre impugnare a due mani la fascia zona gola e tirare in avanti e poi in sù ... e su questo Marina non mi da retta!

Appena dietro alle antiche tombe, sulla spiaggia, c'è questa ottima sistemazione.

Poi la spiaggia prosegue verso Neapolis: un paradiso per i kite-surf.

Attenti alle piogge (anche recenti) in questa zona ... il fondo diventa infido e scivolosissimo! Nel caso studiate bene il percorso prima a piedi nudi per capire bene se è possibile provarci in camper non escludendo di mettere almeno due ruote sulla vegetazione laterale. Se avete le catene da neve è il momento di tirarle fuori. Prendete un bello slancio, andatura regolare e non fermatevi assolutamente!

Questa è la sterrata (adatta solo ai 4x4) che da Magganos beach passa alle spalle della spiaggia (che è appena dietro agli alberi sulla sinistra)

Stesso giorno e ora della foto precedente, ma al di qua della vegetazione: sistemarsi accanto a quell'albero sarebbe una soluzione magnifica ... e ne troverete molte altre per un kilometro e mezzo!

Un’alternativa di sosta poco nota: a nord della punta, al fondo della buona e solida sterrata, lontano da tutti! Un velo d'acqua sulla piattaforma di scogli e ... tre/quattro metri di fondale turchese per tuffarsi! Accanto al camper c'è anche un "fazzoletto" di sabbia per chi gradisce. Se c'è troppa ressa alla spiaggia principale ... questo potrebbe essere un posto ideale per un gruppetto di camper amici con figli che sanno nuotare ed amano tuffarsi.

Il camper è laggiù ... dietro vedete l'isola di Elafonissos.

Situazione - 36.519 / 22.984  (imbarco ferry per l’isola di Elafonissos) - Straordinaria la lunga spiaggia, paradiso per i surfisti “da vento” e con possibilità di “visita” (con maschera e pinne facendo snorkeling, ma forse sarà una delusione …!) al sito sommerso di Pavlopetri sui fondali della punta alla vostra sinistra (tre percorsi: rosso, verde e blu) un cartello illustrativo ben fatto ... ma sul fondo vedrete ben poco probabilmente a causa delle "ricoperture" della sabbia.

Nella zona del traghettino per l’isola trovate un buon parcheggio a bordo mare (qui la spiaggia è splendida e della stessa natura di quella famosissima di Simos sull’isola di Elafonissos e, detto tra noi, in alta stagione sull’isola è un “carnaio” e qui si sta benissimo … comunque i camper sull’isola non hanno possibilità di sistemazioni panoramiche in libero ed il campeggio è un catino soleggiato senza vista mare, spesso strapieno: potreste risparmiare evitando il traghetto del veicolo (caro) e farlo solo “pedonale” (costa poco e sono molto frequenti) per una visita al paesino molto carino ed alle sue taverne (sulla terraferma le taverne sono molto meno "romantiche"!) e poi rientrare. Se vorrete vedere la spiaggia di Simos dovrete organizzarvi sull’isola con un taxi o autostop perché è alcuni kilometri a sud.

Un’altra possibilità di sosta (parlo del capo sulla terraferma) è poco all’interno tra le dune di sabbia (seguite la sterrata che dalla zona ferry prosegue alle spalle della spiaggia, appena si allarga nell'ampia area dello stagno in secca fate bene attenzione a seguire le tracce più "certe" tenendo un'andatura regolare non troppo a passo d'uomo, anche se disegnano strane curve ... per evitare di insabbiarvi in mimetici ristagni di mota! Evitate quest'area se nei giorni precedenti è piovuto e se comincia a piovere mentre siete lì andatevene subito finché vedete la strada migliore oppure sarà meglio attendere il sole lasciando ad altri camper il compito di tracciare la giusta via ...! Ricordate di evitare di esporvi a multe per camping (non "tirate fuori" sedie, tavolini, tendaletti ...): particolarmente qui perché siete in un parco! Numerose taverne ed alloggi in affitto appena poco prima (Viglafia).

Per i mezzi 4x4 ci sono delle ottime soluzioni isolate a bordo spiaggia (con la laguna alle spalle): proprio all'ingresso dell'abitato di Viglafia svoltate a sinistra e seguite la via principale, poi ad un bivio (prima di un ponticello) girate a destra su cemento (è una strada, ma anche il greto di un torrente!) ed arrivate ad un grande piazzale sul mare con doccia e Kantina (Magganos beach). Di qui imboccate l'insidiosa sterrata alle spalle della spiaggia che ritorna verso la punta, meglio se avete un 4x4 ... (direzione ovest-sud-ovest).

Se cercate maggior isolamento prendete la sterrata larga e buona che proprio dal molo di imbarco del ferry dirige a nord-ovest e percorretela fino in fondo (un paio di kilometri) e troverete una zona affascinante (scogli con una “fazzoletto” di sabbia tutto per voi) e qualche piacevole, non lunga, passeggiata su piccole alture lungo il nord della costa.

Per arrivare - Trovate, arrivando da nord lungo la litoranea, evidenti cartelli indicatori per il capo da dove parte  il ferry per l'isola di Elafonissos.

Due parole sulla zona di Neapolis, ci sono alcuni aspetti da avere ben presenti:

-         è un’area talvolta molto ventata anche a livelli pericolosi per i camper più alti.

-         Soprattutto dove ci sono cartelli “no camping” fioccano multe per le tende ed i camper che utilizzano esternamente sedie, tavoli o tendaletti (zone parco), buttano o "scaricano" "rifiuti"! Tuttavia polizia portuale e quella municipale sono estremamente preparate, gentili e corrette e chiariscono bene che dormire in camper è “certamente consentito” purchè si rispetti quanto detto prima! (ottobre 2021).

-         Sostare solo nelle zone con fondo "duro" (parole testuali della polizia ... c'è una invitante zona di spiaggia "morbida" sulla quale si avventurano spesso i 4x4 ... la identificherete sicuramente: qui fioccano multe!).

-         Specie nell'area di questa scheda è facile che ci siano controlli e talvolta l'assembramento eccessivo di camper e la maleducazione di alcuni può creare difficoltà a tutti con le autorità ...

Due punti sosta a Neapolis: questo, sulla spiaggia libera e con doccia, nei vasti piazzali in fondo all'abitato ...

... E quest'altro alla chiesa che vedete sopra i piazzali precedenti (qui luce, acqua e più tranquillità). Si sale imboccando la breve e ripida stradina asfaltata al fondo dei piazzali stessi. Una terza possibilità di sosta (non ho la foto, magari quest'anno la faccio ...) è all'inizio dell'abitato (nord) proprio dove la strada arriva sul mare: imboccate il breve svincolo che ritorna a nord bordo sabbia.

Segnaliamo che al piccolo porticciolo dei pescatori (terzo bivio a destra dopo il supermarket iper agorà, zona nord di Neapolis all'ingresso dell'abitato) c’è una comoda possibilità di rifornimento acqua con una piacevole e rustica taverna di pescatori (non capiscono una "pacca" di inglese, ma vi capirete) ... eviteremmo le carni ed i vini sfusi ... meglio certe loro bottigliette da mezzo litro (pur senza pretese, non troppo care) o la birra "Alfa".

Magari orientatevi sul pesce alla griglia (scelto al banco), "barbunie" fritte (triglie) o "sardelas" (sardine grigliate), caldeggiamo "kolokitokikeftedes" (polpette di zucchini) oppure zucchini fritti e "tsaiti tirì" (una squisita loro focaccia al formaggio).

Al fondo del porto potete proseguire verso nord su una buona (almeno all'inizio ...) sterrata poco nota bordo-mare con angoli davvero apprezzabili e non affollati (foto qui sotto).

Dalla taverna "limani" ... le oche: simpatiche mascottes di questo porticciolo.

Un angolo lungo la sterrata suggerita che si imbocca al fondo del porto.

... Oppure quest'altro.

A Neapolis, infine, ci sono due supermarket: quello entrando in città sulla destra "Iper Agorà" è valido sebbene ultimamente abbiano tutti dei musi lunghi ... (la panetteria di fronte, poco oltre, non è gran che ...) e quello nella via interna parallela al mare proprio dietro gli alberghi, "Market In" (tutti gentili e sorridenti!) è migliorato notevolmente rispetto al passato ed ha delle buone verdure (ma è scomodo il parcheggio)!

Per pane e dolci è pieno di piacevoli negozietti sul lungomare e nell'interno.

In stagione al giovedì c'è il mercato nell'alveo in secca del fiume con ottimi banchetti dei contadini (caldeggiamo le loro cipolle bianche dolcissime "glicò cremmidi").

Se la vostra meta è l’isola di Kythira (un'oretta di traversata con la "mitica" vecchia Porfyrousa che attracca al molo a centro abitato) dovrete fare i biglietti prima negli uffici della Triton ferries sul lungomare entrando a Neapolis (zona alberghi e spiaggia, 100 metri prima del ponticello molto arcuato).