40 - AGHIOS ATHANASIOS

Piuttosto isolato, ma affascinante, ancor più se potete raggiungere la baietta di Kapsari poco discosta (solo con mezzi non ingombranti quest’ultima soluzione)!


 La sistemazione suggerita accanto ad un magnifico albero su un prato in riva al mare.


Poco oltre si può sostare (ma ci sono molti rifiuti abbandonati e macerie) ... posto strano questo: poco prima una villa superblindata con ampio parco e darsena privata, muro di cinta altissimo sormontato da filo spinato, telecamere e guardie armate sikh (quelli con il turbante!). Qui ora ci passa davanti un "pastore" che impugna una pistola ad avancarica tipo quelle dei pirati ...!

L'inizio del sentiero costiero (qui in primavera: ancora molto verde!).

... arriva a Kapsari.

La vicina splendida baietta di Kapsari (piccoli camper possono raggiungerla aggirando all'interno la collina).

Pergari: più distante verso est questa ed altre soluzioni con strade sterrate che presentano difficoltà non solo stagionali (rami, pozze, strettoie e pendenze).

 Situazione - 37.423 / 23.489 - Un angolo tranquillo, bello e selvatico, con diverse soluzioni per camper e tenda, un mare pulito e pescoso, ma solo apparentemente comodo per entrata in acqua (fondo basso per un buon tratto con sassi e ricci) salvo utilizzare un viscido moletto in cemento con scaletta in ferro, nessuna possibilità di alloggio né di negozi, non c’è illuminazione. Panorama molto bello: proprio di fronte una piccola isoletta e sullo sfondo l’isola di Idra (gioiello greco, piuttosto cara, traghetto da Ghalatas). Possibilità di facili e bellissime passeggiate, anche lunghe, sulla costa est piuttosto a picco con intervallate caratteristiche baiette (raggiungibili con strade sterrate che migliorano di anno in anno, ma ancora proibitive per noi …). In pochi minuti si arriva a piedi lato mare ad una prima davvero bella baia sabbiosa: Kapsari (raggiungibile anche da piccoli camper aggirando verso l’interno su sterrata la collinetta con la chiesetta: al momento la sola difficoltà è una strettoia finale).

Per arrivare - Molto bello e selvaggio arrivare sulla costa sud della estrema penisola di levante dall’interno per la strada che sfocia a Thermisa (potete fare acquisti al supermarket locale ben visibile e comodo), proseguite poi sulla costiera lasciandovi alle spalle la civiltà e dopo una quindicina di kilometri vedrete un’isoletta minima a qualche centinaio di metri dalla costa (è proprio davanti alla sosta proposta), la strada inizierà a salire per tagliare nell’interno, sulla destra vedrete un alto muro di recinzione di una vasta proprietà con darsena privata, molte telecamere, sensori, rotoli di filo spinato e guardie indiane con turbante al portone: poche centinaia di metri dopo prendete la sterrata a destra (cartelli artigianali vari tra cui un “beach”), proseguite fino al mare.

Nelle vicinanze - La baietta di Pergari (non citata sulle carte), si raggiunge tramite una sterrata ampia all’inizio e poi via via peggiore. La strada si imbocca ad un bivio sulla destra su un colle che si incontra risalendo per circa 4 kilometri la costiera (che ora taglia nell’interno verso Ghalatas): tenere la destra alle varie biforcazioni fino alla casa del capraio, breve discesa e bivio a sinistra. Sterrate al momento peggiori per le altre due soluzioni più ad est: Bisieika e Panaghitza (i due bivi a sinistra che incontrate prima della casa del pastore). Tutte mete buone in ambiente selvaggio per un lungo giro a piedi sulla ardua sterrata che prosegue dopo la vicina baietta di Kapsari.