LAGO DEL MONCENISIO: sosta in camper in libero




Un posto splendido, solare, con molte e varie possibilità di sosta in libero, escursioni a piedi o MB davvero notevoli, pesca e natanti consentiti (ma regolamentati), nessun problema per i cani (al guinzaglio in alcune aree, il resto libero) o per mettere una tendina (ma fa freddo e c’è spesso vento!), alloggio e ristoranti. Siamo passati di qui per la prima volta per andare a fare un giro in Francia … e ci siamo invece fermati 5 giorni! 



Vista da nord verso l'Italia


  Situazione - Un grande lago in un ampio catino con una splendida natura, ma ricordate che siamo a 2.000 metri di quota: la sera del nostro arrivo (fine settembre) c’era nebbia e nevischiava … al mattino una giornata magnifica! Ci hanno detto che qui o c’è nebbia o c’è aria (da nord) … (il riscaldamento aiuta!)


Trovate ovunque ristoranti e vacheries e tante panoramiche sistemazioni in libero. A metà lago l’ufficio informazioni, il museo, una panetteria (solo in piena stagione), nessun altro negozio né carburanti in zona, trovate alcune fontane sparse.

Molti sostano sui prati iniziali (a bordo diga) raggiungibili con sterrate spesso disagevoli, oppure a bordo della strada asfaltata nei tanti piazzali. Noi vi suggeriamo anche due soste splendide, ma più isolate. 

In cima al lago (nord) scendete a sinistra per l’ampia asfaltata che porta alla casa dei pescatori e poco prima girate a destra per una strada asfaltata e stretta (ma con alcuni slarghi che consentono l’incrocio tra veicoli … se non sono occupati da auto in sosta!) che in due kilometri vi porta ad un bivio. Di qui a sinistra, per una buona ed abbastanza ampia sterrata che costeggia la sponda ovest raggiungete (circa a metà lago) il bivio delle strade militari (chiuse al traffico) che salgono ai forti Malamot e Pattacreuse. Se invece proseguite diritti per l’asfaltata (sempre strettina … ma buona) arrivate in circa 4 kilometri al colle del piccolo Mont Cenis dove vi proponiamo di sostare appena oltre la vacherie.

Sono le due “basi” per splendide escursioni ai due citati forti (seguendo le ancora valide mulattiere) ed al vallone di Savine (verosimilmente utilizzato da Annibale per passare in Italia con le sue legioni ed elefanti!), anche qui per un sentiero facile (ma lungo!).

Sulla diga si può transitare in camper (non più dal 2018 ci segnala un gentile lettore), ma subito dopo c’è una breve salita molto rovinata e pericolosa (l’abbiamo fatta perché una “taverniera” ci aveva detto che era in buono stato ed una volta imboccata non ce la sentivamo di fare marcia indietro …! La stessa che ci aveva anche detto che la sterrata lungo lago era molto rovinata ed invece, a parte questo tratto e quello subito successivo un po’ stretto, è valida! Basta imboccarla da nord e ritornare poi indietro).



Due appunti:

-     -    come prevedibile i ristoranti a bordo strada (con splendida vista sul lago) ci sono sembrati avere prezzi più cari di quelli ai piedi della diga, inoltre sono “orientati” a servire una clientela più di passaggio e pullman di turisti … gli altri più una clientela famigliare di affezionati.

-     -    in agosto deve esserci una “folla” di camper … ancora a fine settembre ne giravano molti, ma si riusciva comunque a sostare con ampi margini!

      E due racconti ...

-     -    Una sera abbiamo parcheggiato il camper in un angolo ombroso e fuori mano (per non intralciare) su un piazzale per cenare in uno di questi ristoranti … fortunatamente avevamo lasciato il cane a bordo: all’uscita c’erano due camioncini parcheggiati ad angolo che “coprivano” il camper alla vista da ogni lato … il cane abbaiava ed appena ci siamo avvicinati se ne sono andati!

-     -    Anni fa avevo un cliente (sempre più ricco …) che faceva il “malgaro” nei pascoli al fondo di una vicina valle, faceva degli ottimi formaggi che vendeva a caro e meritato prezzo tramite un cugino negoziante in una ricca cittadina della pianura, ma … veniva regolarmente nella cittadina dove lavoravo a depositare in banca i crescenti guadagni derivanti anche da un singolare ed improprio effetto “leverage” (basato in questo caso sulla provvista di "toma" più che sulla provvista finanziaria ...) ottenuto acquistando nella stessa città forme di formaggio (il produttore è poi fallito …) di qualità immensamente lontana dai livelli della “sua” vera produzione e che poi rivendeva a turisti “babbei” che giungevano (in auto! … e chi va a piedi oggi?) alla sua malga alle sorgenti del fiume … Anche questo immagino non possa più accadere oggi! Mah ...





Per arrivare - Si prende l’autostrada Torino/Bardonecchia (tunnel del Frejus) e si esce a Susa. Chiare indicazioni per salire al colle del Moncenisio: si attraversa l’abitato di Susa e si sale senza problemi fino al lago costeggiandolo alti sul lato est! Qui è territorio francese, ma naturalmente tutti comprendono bene l’italiano!

Dalle prime nevicate (fine ottobre) a inizio maggio la strada del colle rimane chiusa.

 
La zona centrale del lago vista dal fortino di Ronce (poco sopra) con la "piramide" emblema del luogo
Il forte di Ronce è molto in ordine, illuminato la sera e con pannelli esplicativi


Un altro angolo di sosta classico è questo (appena oltre la zona centrale si scende una breve strada asfaltata), c'è un piacevole ristorantino a metà discesa
La zona della diga: abbiamo segnato in verde la strada migliore (relativamente!) per arrivare alla diga ed in rosso quelle davvero difficili ... e con due "S" verdi i punti di sosta più ambiti (quello di destra non è sullo stradone ... ma su un poggio risalendo una breve sterrata!)
La casa dei pescatori e la strada in cima al lago che porta ai due punti di sosta suggeriti nel testo ...
Il primo è questo come base per i due forti di Malamot e Pattacreuse: vedete bene che fin qui la sterrata che contorna il lago da ovest è valida
Salendo al Malamot
Poco oltre: un ermellino!
Appena sotto al forte, sulla dorsale del monte, molti bunker con profonde gallerie che li collegano tra loro (portatevi delle pile forti se volete visitarli ... sono piuttosto in ordine)
Dal forte Malamot uno sguardo a sud sui laghi Blanc e Giasset
Dai piani sotto il Malamot questa foto verso nord: a sinistra il lago Coulours  ed al centro (segnato con una "S" verde) il luogo di sosta suggerito accanto ad una vacherie per fare la gita sulle orme di Annibale nel vallone del lago Savine  ed al colle Clapier
Qui! (colle del piccolo Moncenisio)


Da questa angolazione vedete la vacherie
La strada prosegue ancora sterrata per circa 2 kilometri: qui un cancelletto ed un sentiero agevole
Risalendo dolcemente la valle Savine
Al lago pannelli ed elementi vari ci raccontano di Annibale


Questi sono i piani dove si sarebbe accampato l'esercito di Annibale con i suoi elefanti


Il lago e, sullo sfondo, i ghiacciai della Vanoise


Pochissimo oltre il colle Clapier: da questo poggio Annibale rincuorò i suoi soldati mostrando loro la pianura di Torino (si vede la sacra di San Michele e la città con il nuovo grattacielo di porta Susa)



L'imbocco della sterrata sulla diga (agosto 2018 ci segnalano che la diga ora è vietata ai camper ...!)

Poco oltre l'imbocco della salita (il pezzetto di strada che sconsigliamo vivamente!) non avevamo visto questo cartello poco ortodosso: "via incerta pericolo"